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Ogni mese chiediamo a un fotografo di immortalare la nostra Travel Jacket Corneliani su alcuni “amici di Corneliani”, da qualche parte nel mondo. Questi scatti sono stati realizzati a Roma da Peter Howarth, scrittore e fotografo con base a Londra e New York. Protagonista degli scatti è Teo van den Broeke, autore, podcaster, giornalista e direttore editoriale globale di Soho House.

Each month we ask a photographer to picture a Corneliani Travel Jacket -the iconic overshirt- somewhere in the world. These are shots by British photographer and writer Charlie Thomas, including self-portraits, taken in Melides, a small town on the south coast of Portugal.

Corneliani, a partner of the Festivaletteratura Mantova 2023, dresses the Italian thriller master Donato Carrisi for an exclusive fusion of style and culture.

Corneliani presenta la guida per la giacca sartoriale da uomo, elegante e casual. Taglia, collo, e lunghezza, scoprite come raggiungere la massima eleganza e comfort.

Il Cashmere è uno dei tessuti più amati e conosciuti. Da dove proviene e quali sono le sue caratteristiche? Corneliani lo racconta.

A testimonianza del desiderio di muoverci verso soluzioni innovative, all’interno del progetto Corneliani Style E-Motion prendono forma la Collezione Washable e la Collezione Adaptive.

Con questo progetto ogni sei mesi la storica sede milanese di Via Durini, Palazzo Durini Caproni di Taliedo, si trasforma grazie a installazioni monografiche di giovani talenti che, con le loro opere, incorniciano e contestualizzano la collezione, seguendo non solo la logica dell’estetica ma soprattutto quella etica. Gli artisti selezionati, infatti, non hanno alcun vincolo creativo, se non quello di utilizzare, per le loro installazioni, esclusivamente materiali sostenibili, naturali e di recupero, per un messaggio chiaro e inequivocabile.

Per valorizzare le scelte di produzione ecologica da parte del brand, l’artista sardo-piemontese SCERBO (Biella, 1984) mette in campo un processo di ricognizione creativa del contesto alla ricerca di materiale da recuperare.

Con questo progetto ogni sei mesi la storica sede milanese di Via Durini, Palazzo Durini Caproni di Taliedo, si trasforma grazie a installazioni monografiche di giovani talenti che, con le loro opere, incorniciano e contestualizzano la collezione, seguendo non solo la logica dell’estetica ma soprattutto quella etica.

Permettere ad un sapere artigianale di vincere la sfida del tempo e ritagliarsi un ruolo chiave nel presente non è mai “solo” una decisione. É il risultato di un lavoro incessante, il riflesso di una vocazione che parte dal singolo ma arriva a coinvolgere tutti coloro che collaboreranno con lui e faranno crescere una realtà.